Saturday, May 31, 2008

il valore dei biscotti

Notizia di qualche giorno fa:

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Cane lancia allarme a salva padrona
Bergamo, la donna era caduta in casa
Provvidenziale possedere un cane, specie se intelligente e molto rumoroso. Ne sa qualcosa una signora di Bergamo. La donna, 80 anni, è caduta in casa e ha rischiato di rimanere ferma per giorni se non fosse stato per il suo bassotto di nome Tea. La cagnetta, avendo notato l'infortunio della padrona, ha richiamato l'attenzione dei vicini di casa abbaiando dalla finestra aperta in modo insistente. In pochi minuti sono stati chiamati i soccorsi.

La signora, 80 anni, si era infatti sentita male e, dopo essere caduta in soggiorno, non era più riuscita a rialzarsi. La bassotta Tea aveva già visto la stessa scena poche ore prima, quando c'erano ancora i familiari a soccorrere la padrona. Adesso che non c'era più nessuno ha deciso di far da sola. Si è affacciata al balcone della casa della centrale via Broseta e ha cominciato ad abbaiare forsennatamente.

Ad accorgersi di lei sono stati gli inquilini del palazzo di fronte, che hanno notato i movimenti del cane, che si spostava quasi apposta per far guardare all'interno della portafinestra socchiusa. I vicini hanno intravisto la signora a terra e hanno chiamato il 118. Per effettuare il soccorso sono dovuti intervenire anche i pompieri, che si sono arrampicati proprio sul balcone dove la cagnetta stava ancora abbaiando. Ora la donna sta bene, e per Tea ci sarà una doppia razione di biscottini.

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Cioè, fatemi capire, Tea salva la vita alla vecchia, e tutto quello che ci si auspica per lei è una "doppia razione di biscottini"?

Ve la immaginate la stessa situazione con un essere umano al posto della cagnetta?

Ecco come potrebbe concludersi l'articolo:

"Ora la donna sta bene, e per la signora Tea ci saranno a cena quattro fette di taleggio anziché due. Giorgio Napolitano aveva pensato di farlo cavaliere, e i pompieri di dargli una medaglia al valore, ma giustamente il sindaco di Bergamo ha fatto notare che il taleggio è più che sufficiente. Anche la signora 80enne, salvata da Tea, si è trovata d'accordo con il primo cittadino, facendo notare che alla sua età si ha già un piede nella fossa, per cui il gesto di Tea non rappresenta esattamente un investimento a lungo termine sulla propria vita. Avesse avuto 40 anni, si poteva pensare di accompagnare il taleggio con la polenta taragna, ma date le circostanze va benissimo solo il taleggio".

Parafrasando una canzone dei miei amatissimi XTC, la strada verso il biocentrismo è lastricata di vetri rotti.

Friday, May 02, 2008

Nessuna meraviglia (di Gino Stefani)

Sempre con l'intento di metabolizzare la rabbia post-elettorale, vorrei mettervi a parte di un messaggio scritto da uno dei miei maestri. Gino Stefani e' stato il mio primo importante mentore, ai tempi dell'Universita' di Bologna. E' musicologo e semiologo, come me ora, e da lui ho imparato tantissime cose, a cominciare dall'idea di fare ricerca accademica mantenendo sempre viva l'attenzione verso questioni etiche e sociali. Ha scritto di pacifismo, integrazione sociale, handicap e tante altre cose, sempre rimanendo musicologo e semiologo. Dopo le elezioni ha spedito a me e ad altri amici questo messaggio, che trascrivo molto volentieri su questo blog:

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Nessuna meraviglia…
che in queste elezioni abbia prevalso il partito e l’interesse dei ‘due terzi’ della popolazione, i benestanti, che vivono ed esprimono il paradigma dell’avere.
In questo paradigma, il valore primario è appunto l’avere, ossia il proprio personale interesse economico. Nel suo nome, un governo che cerca giustamente di far pagare le tasse viene presentato come un ladro, che cerca di “mettere le mani nelle tasche dei cittadini”, ovviamente i cittadini che nelle tasche hanno soldi.
Un secondo valore è la sicurezza, che qui vuol dire anzitutto difesa dallo straniero, l’immigrato, e questo specialmente nel ricco Nord. Sicurezza che si allea con la stabilità, valore primario per il mondo delle Borse.
E poi c’è la cosiddetta libertà. Chi parla di ‘libertà’, nell’attuale contesto politico? Non certo il ‘terzo’ sotto la soglia della povertà, i disoccupati, chi stenta ad arrivare a fine mese, gli handicappati e le loro famiglie; ben altre sono le loro aspirazioni e richieste; per loro ‘libertà’ è, semmai, ‘partecipazione’, come diceva una nota canzone. Chi parla di libertà sono, certamente, i carcerati; ma poi anche chi è a rischio di carcere, e si difende dalla giustizia; e finalmente chi vuole, insomma, mano libera per farsi i suoi affari senza intralci dalle istituzioni, anzi possibilmente con il loro aiuto.

Ma una certa amarezza…
nel vedere, in queste elezioni, così scarsamente rappresentati i valori e diritti umani della solidarietà, della difesa degli ultimi, dell’ecologia, della dignità dell’uomo e del suo lavoro. Valori alla base del progetto “Fermare la disumanizzazione” che abbiamo proposto nell’ultimo Convegno nazionale della Globalità dei Linguaggi.
Amarezza nel pensare che molti, forse, che pure condividono il nostro paradigma non hanno avuto la necessaria “coscienza accesa” per affermarli - in una battaglia, certo, oggi già perduta in partenza - come testimoni e portatori di un messaggio di fede e speranza in un futuro più umanizzato.