Friday, August 01, 2008

oggi sposi



"A un passaggio a livello
lontano dal mondo
un giorno d’agosto assolato
un capostazione annoiato
vide a un finestrino
di un accelerato
una signora bruna
e più non lavorò
passava le serate
a guardare la luna
e i treni si scontravano
ma lui non li sentiva
prima o poi l’amore arriva

C’era un bancario
così serio, così serio
che non rideva mai
fuori orario
ma un giorno allo sportello
arrivò un giovanotto
indubbiamente bello
aveva un assegno da un milione
della Banca Popolare
e disse sorridendo
“me lo può cambiare?”
e lui cambiò l’assegno
e la sua vita intera
quella stessa sera
rubò la cassa e scappò via
via con lui a Bahia
e la gente parlava
ma chi la sentiva
e ballavano insieme
una samba giuliva
prima o poi l’amore arriva

C’era un politico
ladro e indifferente
non voleva bene a niente
neanche agli amici democristiani
neanche ai bambini
neanche a Fanfani
solo un pochino
lui si eccitava
se Nuccio Fava lo intervistava
ma a una seduta
molto affollata
vide una splendida deputata
le disse “amore
dimmi di sì”
e lei “non posso
son del Pci”
e perse la testa
e come un ossesso
urlava “amore
non è un problema
c’è il compromesso”
e Fanfani strillava
ma nessuno sentiva
e nel transatlantico
un sussurro saliva
e Andreotti dichiarò
alla stampa sportiva:
prima o poi l’amore arriva

C’era un bagnino
che non sapeva nuotare
ma era raccomandato
da uno zio piesseì deputato
stava lì sulla spiaggia
di Gabicce Mare
a pensare, a pensare
perché neanche la rana
riusciva a imparare
ma una bella tedesca
dai capelli biondi
urlò “aiuto, annego
entro trenta secondi”
e lui come un cefalo
si tuffò nel mare
perché in amore bisogna
saper galleggiare
la riportò a riva
e lei aprì gli occhi
e disse “mio eroe,
mio tritone, son viva”
e la spiaggia in coro:
prima o poi l’amore arriva

E c’era un barbone
senza abitazione
aveva solo la televisione
mangiava le ghiande
come i maiali
però teneva novanta canali
ma una notte d’inverno
che nevicava
e Corrado in pelliccia
da Gstaad presentava
sentì che di freddo
e di stenti e di affanni
era ormai arrivato
alla fine dei programmi
ed ecco la vide
rosa e felice
e sorridente, l’annunciatrice
che gli annunciava
“i nostri programmi riprendon domani”
e urlò “sì, domani
mia splendida diva”
e il freddo e la fame
già più non sentiva
abbiamo trasmesso:
prima o poi l’amore arriva

C’era un supergenerale
di superpolizia
arrestava e sparava
per difendere, diceva,
la democrazia
se l’era rinchiusa
e portata via
ma un giorno in un blitz
in un covo sul mare
catturò una giovane
extraparlamentare
e personalmente
la volle interrogare
e alla fine lo videro
che piangeva
lei non lo voleva
e lui le diceva
“ma non senti il fascino
della divisa?”
“La divisa è un bijou”
lei rispondeva
“ma quello che fa schifo
è che ci sei dentro tu”
e lui fece tanti blitz
ma non era più lui
e non si divertiva
e ai suoi carabinieri
gridava “At-tenti
vigilare, in riga
sparategli a vista
è un’erba cattiva”
prima o poi l’amore arriva

E c’era un uomo che voleva esser morto
perché nella vita
tutto gli era andato storto
scornacchiato, disoccupato
mangiò sei buste di talco borato
un chilo di Vim
duemila Rim
trecento fette di sottilette
e arrivò l’ambulanza
che già delirava
e già per spacciato
l’avevano dato
ed ecco la vide
e di colpo sentì
un brivido dentro
e all’istante guarì
com’era carina, la crocerossina
che con un sorriso
diceva “riposi, è ben fortunato
si è proprio salvato
stanotte ritorno
a provarle la febbre
che l’è tutto rosso
mi tolga la prego le mani di dosso”
ma quello già tutto
bruciar si sentiva
non era il febbrone
era proprio passione
e tutto il reparto
di urli riempiva
“dottore dottore
prima o poi l’amore arriva”

C’erano dei maniaci
luridi e laidi
che si eccitavano
guardando Heidi
e un giorno in un parco
dove facevano i porci
videro due gemelle
così belle, così belle
che in tre minuti finirono
le caramelle
e dissero basta
con le perversioni
si sposarono in chiesa
e per testimoni
i quattro bruti di più
vestiti in cravatta
e impermeabile blu
e il prete diceva
“beato chi lascia
la vita lasciva
prima o poi l’amore arriva”

E c’erano uomini con un lavoro sicuro
e donne con le case ordinate
e una piazza dove le sere d’estate
ci si sdraiava insieme ad aspettare
un’attesa un qualcosa un altro aspettare
e tutte le notti
un fantasma appariva
e in tutta la piazza tuonar si sentiva
“o voi che credete che indifferenti
e rassegnati invecchierete, contenti
che non c’è una bocca che vi può ferire
o una foto sul muro che non vi fa dormire
non c’è niente da fare
non si può scappare! guardate
è dietro! vi guarda goloso
chissà da quanto lui vi seguiva
vi prenderà! non c’è scampo!
vi ha preso! evviva! evviva!
prima o poi l’amore arriva”

Stefano Benni