Friday, July 31, 2009

La nuova specie Carfagnus daddarius

Leggo un interessante commento di Michela Marzano, su Repubblica:

http://www.repubblica.it/2009/07/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-17/commento-marzano/commento-marzano.htmL

Si parla delle escort di Berlusconi, ed in generale del ruolo delle donne "ai tempi del cavaliere". Donne, "ragazze-immagine" in abiti neri e trucco leggero - dice la Marzano, che insorge "contro questa mascherata tutta italiana che da anni cancella 'il' viso delle donne, per ridurle al ruolo subalterno e umiliante della semplice comparsa teatrale, come se, per continuare a esistere, le donne fossero ormai costrette a interpretare sempre lo stesso personaggio".

Le donne, queste donne, sono viste come vittime di un ingranaggio maschilista che le porta a umiliarsi per avere un po' di spazio e considerazione, e che le costringe a essere madonne o puttane, senza niente nel mezzo. Eccetera eccetera.

Non ho dubbi che l'intervento della Marzano rappresenti fedelmente una parte del problema. Ne ho tuttavia molti sull'ipotesi che la storia finisca qui, e che si debba fornire questa giustificazione storico-retrospettiva a quello che, in tutta sincerità, mi sembra un nuovo fenomeno.

Io, nelle escort e nelle veline, ci vedo (con tutti i "purtroppo" del caso) una "donna nuova". Una donna consapevole e attiva, in questo ruolo di "ragazza immagine". Una donna che sa esattamente quello che fa e, novità pressoché assoluta, CI SI TROVA BENE IN QUESTA VESTE.

Il '68 e il femminismo non sono solo "dimenticati", sono considerati "inadeguati". Penso sia finito il tempo in cui qualunque forma di 'prostituzione' (televisiva, politica, o quant'altro, inclusa quella sessuale, naturalmente) provocava un senso di svuotamento e oltraggio nel soggetto femminile. La nuova donna ha disinvestito, soprattutto emotivamente, sul concetto di 'prostituzione' (devo andare a letto con Berlusconi per diventare ministro? E che sarà mai...). Lo accetta, in alcuni casi lo cerca attivamente, e - forse forse (se non mi tacciate di maschilismo bieco) - lo vive con serenità.

E' - in parte - la nuova donna di Sex and the City, o del "Ricordati di me" di Muccino. E' senz'altro la donna in formato D'Addario o Carfagna. E' un gioco delle parti che hanno accettato tutti di buon grado, maschietti e femminucce. Non viene messo in dubbio, perché - ammettiamolo - conviene e sta bene a entrambe le parti, non solo agli uomini. Non è più un dialogo tra vittime e carnefici, ma semplicemente e tristemente, un caso - come tanti - di simbiosi adattiva.