Wednesday, February 09, 2011

InKappare nelle Kappa

«Spero k krepi kon le tue Troie!»
Lo ha scritto Sara Tommasi a Berlusconi via SMS, dopo che lo scandalo è venuto fuori. Al di là del garbato e nobile augurio al quale tutti ci uniamo, non posso che riflettere malinconicamente sul mesto declino delle "K". Un tempo appartenevano ai movimenti di lotta studentesca, erano uno dei simboli della sinistra più estrema. Le sedi universitarie non si occupavano: si okkupavano!
Poi le K sono diventate un po' più retoriche, facevano molto "alternativo", ma non necessariamente nel senso politicamente impegnato del termine.
A poco a poco (e siamo già nel periodo in cui io stesso ho frequentato l'Università), sono diventate più che altro corredo linguistico da frikkettoni, a metà strada tra il romantico e il patetico.
Poi se ne sono appropriati gli adolescenti, a prescindere dall'appartenenza politica (e, più spesso, senza che ve ne fosse una in assoluto).
E infine, arrivano nelle mani di Sara Tommasi, diventando strumento da eskort.
Dalla kikka al kakkio.