Wednesday, March 08, 2006

TELADOIOLAFINLANDIA - Le avventure di Carodario: La maglietta assassina




Questo TELADOIOLAFINLANDIA risale allo scorso Maggio...

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Sono stato a Londra per una conferenza.

Sento già un primo “E chi se ne frega!” librarsi timido nella fresca e lieve aria primaverile finlandese.
Nelle ore - non poche - precedenti e successive alla conferenza (nonché alcune di quelle contemporanee, nelle quali ho preferito bigiare - e voi avreste fatto lo stesso se aveste sentito le prime due presentazioni), ho fatto shopping ad Oxford Street, dissipando più o meno tutti i soldi che mi spettavano come relatore ospite, ma assicurandomi una copia di “Quasi-objects” dei Matmos, di “Explode together” degli XTC, più altre cosucce che avrei sicuramente trovato anche ad Helsinki, a prezzo più conveniente.

Un secondo “E chi se ne frega!”, più poderoso, si impone alla fresca e lieve aria primaverile finlandese, precedendola di alcuni metri.
Tra i preziosi e decisamente irrinunciabili acquisti, c’è anche una T-shirt bianca, una di quelle con la battuta stampata frontalmente. Gli inglesi sono maestri nella produzione di queste magliette (e in generale, maestri della freddura), e così, tra un irriverente “Kill Bush” scritto con la grafica del film di Tarantino e un impagabile “I’m a natural blonde: speak slowly!”, la mia attenzione e le mie fragorose risate sono state conquistate da una T-shirt bianca che prende in giro il celebre slogan di una nota multinazionale americana di abbigliamento sportivo, dal nome rubato alla dea greca della vittoria, e attuale sponsor tecnico di squadre di calcio come la Juventus, il Manchester United e il Barcelona.
Capito quale? Esatto. Non quella delle tre strisce. L’altra.
Lo slogan sbeffeggiato è il celeberrimo “Just do it!” capeggiato dall’altrettanto celebre logo ricurvo. “Just do it!” sta per “semplicemente fallo!”, come dire: “agisci!”, “fatti, non parole”, e altre simili connotazioni dinamico-virili. La maglietta che ho acquistato per poco più di 5 sterline riporta, con la stessa grafica, la scritta “Just did it!”, “L’ho appena fatto!”. Un grosso spermatozoo, ricurvo esattamente come il logo del marchio, chiarisce molto efficacemente cosa.

Un terzo “E chi se ne frega!”, di proporzioni da Vecchio Testamento, si sbarazza della fresca e lieve aria primaverile finlandese, e porta la temperatura su standard invernali. Mi conviene arrivare al punto.

Insomma, maglietta acquistata, il giorno dopo rientro a Helsinki. Naturalmente muoio dalla voglia di indossarla (la maglietta, non Helsinki. Quest’ultima mi va appena un po’ larga. Forse, senza Pasila…). E così, alla prima giornata di sole, l’abbigliamento di Carodario è il seguente: occhiali da sole, pantaloni ‘pinocchietto’ beige, scarpe di tela nere, e maglietta “Just did it!” a ricoprire una pancia ormai da ottavo mese. Gironzolo per il centro con l’andatura di chi si sente molto figo, e naturalmente mi aspetto di strappare qualche sorriso di simpatia da chi, incrociandomi, noti l’irriverente ma innocente umorismo del mio nuovo capo di abbigliamento.
Non è andata esattamente così. L’impressione che ne ho ricavato è quella di aver sconvolto la quiete e la serenità della cittadina.
Procedo dunque ad elencarvi e classificarvi le varie forme di reazione suscitate dalla mia T-shirt:

1.
Tipologia della reazione: vittoriano-sdegnata.

Genere del reagente: indifferente.

Età media del reagente: dai 60 anni in su.

Descrizione della reazione: il/la reagente osserva prima la scritta sulla maglietta. Dopo un paio di secondi capisce la battuta. Mi squadra da capo a piedi, e poi - accertandomi che anch’io lo/la stia guardando - mi guarda con quella tipica smorfia da “Si vergogni!” della bocca, facendo lentamente di no con la testa.

Interazione verbale: nessuna. Ma mi pare di avvertire la paperopoliana onomatopea “Tsk! Tsk!”

Feedback di Carodario: Abbasso la testa e mi vergogno come una cimice.

2.
Tipologia della reazione: aperto-speranzosa.

Genere del reagente: femminile.

Età media del reagente: dai 60 in su.

Descrizione della reazione: la reagente, letta la scritta, la interpreta come un tentativo di approcciare lei-e-solo-lei. Comincia a guardarmi insistentemente con un sorrisino compiacente e malizioso, sbattendo le ciglia come credevo fosse capace solo Betty Boop. Nei casi più estremi, la reagente sporge le labbra e le fa vibrare a mo’ di Signorina Silvani.

Interazione verbale: nessuna. Ma lo sbattere delle ciglia risuona come il volo di una tortora.

Feedback di Carodario: Volto lo sguardo altrove, mi converto ad una qualunque religione, e prego ardentemente di non essere violentato.

3.
Tipologia della reazione: complice-maschilista.

Genere del reagente: maschile

Età media del reagente: tra i 25 e i 40.

Descrizione della reazione: il reagente getta un’occhiata alla scritta, capisce immediatamente dove vuole andare a parare, e mi guarda sorridendo da un solo lato della bocca. Il messaggio è multiplo: a) “bravo, bravo”; b) “Italiano, eh?”; c) “dove l’hai comprata?”; e soprattutto d) “non ce l’ho scritto, ma anch’io, ieri sera…”

Interazione verbale: nessuna. Ogni tanto una risata grassa, che di proposito accentua la baritonale virilità del mittente.

Feedback di Carodario: Mi mostro appagato, come se fosse scontato che anch’io, ieri sera…

4.
Tipologia della reazione: indifferente-superiore.

Genere del reagente: femminile

Età media del reagente: variabile.

Descrizione della reazione: la reagente osserva di sbieco, poi alza enfaticamente la testa, chiude gli occhi, dilata i lineamenti, accentua l’andatura di chi non ha tempo da perdere, e tira dritto. Tsè, figurati…

Interazione verbale: nessuna. Ma lo tsè - per quanto immaginario - rimane sospeso e assordante nella fresca e lieve aria primaverile finlandese.

Feedback di Carodario: Abbasso la testa, mi vergogno come una cimice, e comincio a pensare che avrei fatto meglio a comprare la T-shirt sulle bionde naturali.

5.
Tipologia della reazione: etilico-logorroica.

Genere del reagente: maschile

Età media del reagente: dai 40 in su.

Descrizione della reazione: il reagente, ubriaco come un savoiardo, si ferma a leggere e non gli pare vero di aver trovato un argomento di conversazione. Blatera una serie di parole che per me risulterebbero incomprensibili anche se fosse sobrio, e - dipendesse da lui - resterebbe a parlarmi per sempre. Sono io ad allontanarmi.

Interazione verbale: Già menzionata, se tale la si può definire. Si aggiungono, da parte del reagente, un rutto da competizione, e il trittico delle delizie V***u-S*****a-P******e.

Feedback di Carodario: Vado a dormire e sogno sottomarini astemi che silurano e affondano i traghetti Tallin-Helsinki del weekend.

6.
Tipologia della reazione: timido-impertinente.

Genere del reagente: femminile.

Età media del reagente: sotto i 22.

Descrizione della reazione: le timido-impertinenti si incontrano sempre almeno in coppia. Leggono la scritta, capiscono, arrossiscono, si coprono la bocca e ridacchiano furtive volgendo leggermente il capo dall’altra parte, abbastanza da farmi capire che si vergognano, ma abbastanza poco da farmi notare che sono divertite e non sdegnate. Il tutto più all’unisono di Paola e Chiara.

Interazione verbale: la risata delle timido-impertinenti è molto caratteristica: è eseguita in falsetto, è ternaria (sono sempre tre colpetti, mai due e mai quattro), e non è trascrivibile con nessuna vocale (Ah! Ah!, Eh! Eh!, o simili…) bensì con la lettera M (Mh, Mh, Mh, se riesco a rendere l’idea).

Feedback di Carodario: Produco uno sguardo galliforme da “Chi vuole essere la prossima?”, dopo di che loro ridono ancora di più, al che realizzo tragicamente che le timido-impertinenti sono solo un caso particolare della successiva categoria delle sprezzanti-valutatrici.

7.
Tipologia della reazione: sprezzante-valutatrice.

Genere del reagente: femminile.

Età media del reagente: sotto i 30.

Descrizione della reazione: la reagente prima legge la scritta e poi mi squadra da capo a piedi per verificare se l’asserzione della maglietta è verosimile, nel mio caso. Dopo aver velocemente concluso che non lo è, comincia a ridere e a guardarmi come da manuale va guardato lo sfigato patetico: un misto di pena, disprezzo e maternalismo.

Interazione verbale: nessuna, anche se l’umiliazione sibila forte e penetrante come un vento di tramontana.

Feedback di Carodario: Vorrei farle presente che anch’io, ieri sera... ma non posso, perché non so come si dice in finlandese, e perché, purtroppo, ieri sera…

3 comments:

Anonymous said...

Oh, meno male!
Sono a posto per almeno ventiquattro ore!
Mio caro Dario, se fossi un comico vorrei che tu fossi il mio autore prediletto!!!
Dato che non sono UN comico, ma solo spesso e volentieri (involontariamente) comico, mi accontento di leggerti e ridere come solo tu riesci a farmi fare.

Grazie per la dose!

Anonymous said...

Ovviamente il "solo tu", volontariamente non evidenziato, è una chiara spinta al tuo ego, che oramai ha raggiunto popolarità livello Famigerato!!!

Ringrazio per il post e torno a incrementare l'ego personale.
Abbraccio

https://cento27001.blogspot.com/ said...

Ti ho trovato per caso perchè cercavo qualcosa su Helsinki, città che amo da morire, dove sono già stata e dove tra 19 gg tornerò. Complimenti perchè mi sono sbellicata dalle risate leggendo il tuo post, ho messo il blog tra i preferiti per leggerti con calma, sisi!!! ^_^
Sulla 'paperopoliana' onomatopea tsk! tsk! sono cappottata dalla sedia...