Wednesday, October 15, 2008

travolto da un'insolita folgorazione lituana

Domenica scorsa in Lituania hanno votato per le politiche. Per la cronaca, hanno vinto - di una pellecchia - i conservatori. Non si tratta di una notizia tragica, perchè da queste parti i conservatori sono quelli che hanno lottato per l'indipendenza e la democrazia contro la dittatura sovietica. E in ogni caso, la sinistra è in mano a ex-collaboratori del regime, e quindi non esattamente figure affidabili, ne' in senso politico, ne' in senso generalmente morale.
Tanto ci sarebbe da dire sulla necessità di formare una reale cultura di sinistra nei paesi ex-sovietici (esattamente come sarebbe necessario formare una reale cultura di destra in paesi come il nostro, che invece hanno subito una dittatura di destra).
La notizia non è comunque questa.
la notizia è che ho appreso che, per legge, nelle liste elettorali lituane, accanto al nome del candidato deve apparire una lista accurata dei suoi precedenti penali, se esistenti.
Mi è sembrata una cosa di gran civiltà, e inevitabilmente il pensiero è andato all'Italia.
Quanto sarebbe bello se anche da noi ci fosse l'obbligo di indicare i precedenti penali nelle liste elettorali?
Poi invece è subentrata la mia coscienza ecologica e ho concluso che è meglio di no: in tempi in cui l'ambiente è minacciato da ogni parte, stampare e pubblicare i precedenti penali dei candidati italiani richiederebbe il disboscamento di mezza Amazzonia. Solo per riempire i precedenti penali della voce "Berlusconi Silvio" ci vorrebbero trenta pagine.
Di conseguenza, anche da un punto di vista pratico ci sarebbero molti inconvenienti, dato che le liste dovrebbero essere pubblicate in pesanti volumi.
"Buongiorno. Dovrei votare!"
"Che volume desidera?"
"Il terzo, 'Berlus-Boss', e il quinto, 'Buttig-Carfag', grazie".
"Prego, si accomodi nell'urna, le mandiamo subito un incaricato con la carriola"

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