Thursday, March 19, 2009

Il pastore tedesco colpisce ancora

L'AIDS «non si può superare con la distribuzione dei preservativi che, anzi aumentano i problemi». Il Grande Ratzinger si è espresso così. E io sono senza parole. Ma non retoricamente: proprio non riesco a commentare. Mi sto scervellando per trovare una battuta, un appiglio con la logica, un conforto empirico. Niente. Vuoto assoluto. Riesco solo a pensare che una cazzata di così immani proporzioni non la sentivo dai tempi della favoletta del milione di posti di lavoro.
Si può rimanere senza parole di fronte a Razinga?
Che gli si può dire a uno così? "Vai a zappare la terra"? Boh...

Per fortuna ha poi aggiunto che la vera soluzione è un profondo rinnovo umano e spirituale della sessualità. Benissimo, partiamo da qui. Proposte per un profondo rinnovo umano e spirituale della sessualità:

1) Razinga: fatti i c***i tuoi! Pensa a celebrare la messa e a benedire i mafiosi che vengono a trovarti;

2) Smettila di pensare continuamente al sesso! Ti rendi conto che ne parli più tu che Rocco Siffredi? Un'ossessione continua. I preservativi, i rapporti omosessuali, il sesso pre-matrimoniale... BASTA! Fa' come fanno tutti: chiuditi in bagno con una rivista, e non rompere i maroni al mondo.

3) Se proprio non puoi smetterla di pensare al sesso, pensa almeno a tutti i tuoi sudditi (=preti) che molestano i bambini. Cerca di risolvere quello, di problema. Lì sì che puoi dire che i preservativi non risolvono un bel niente, e che ci vuole un rinnovo umano e spirituale.

4) E soprattutto, che cavolo ne sai tu di sesso? Quando è stata l'ultima volta che hai... (senza preservativo, naturalmente)? O forse c'è qualcosa che non sappiamo???

15 comments:

Anonymous said...

Ale', dai, che la luce della scienza spazzi le tenebre dell'oscurantismo dei pretacci.
Dà un'ochiata anche a questi link:

http://www.corriere.it/solferino/severgnini/09-03-29/07.spm

http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=14608
http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=14614 (english version)

http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=15396

http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=14577 (in english)

http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=15026 (in english)

:Dario said...

Grazie per le segnalazioni, che ho letto con molto interesse, e che non hanno spostato di una virgola le mie opinioni (fonti solidissime, tra l'altro: il lettore di un giornale, e per il resto articoli presi da un quotidiano schieratissimo come Il Sussidiario: facevi prima a mandarmi un link del Vaticano).
Rimango un po' perplesso dal fatto che tu mi/ci voglia convincere della tesi della "frase presa fuori contesto": tutti i rappresentanti che hanno parlato a nome dei propri stati, l'UE stessa... possibile che abbiamo tutti letto 'estratti' di frasi fuori contesto?
Ripeto: che la Chiesa si metta a discutere SOLO di questioni spirituali, e SOLO quando non interferiscono con altri argomenti. Di gente uccisa direttamente o indirettamente dalle religioni ce n'è già abbastanza. E abbastanza ce n'è anche di pretacci oscurantisti. Grazie.

Anonymous said...

Guarda che nessuno ti vuole convincere di niente (sono fatti tuoi). Magari però qualcuno dei quattro lettori del tuo blog, meno sicuro nelle proprie incrollabili convinzioni,comincia a mettere in moto i neuroni anziché ragionare con gli ormoni...
Quanto alle fonti, si vede che sei stato un po' frettoloso e anche un po' scorretto, perché sono, tra le altre, l'Aids Prevention Research Project di Harvard e The Lancet, non propriamente il Vaticano.
E la sostanza è questa: ammettiamo che il condom (come dichiarano le case produttrici) in condizioni di laboratorio è sicuro al 95 %.
Cioè è clinicamente provato che 95 volte su 100 (in condizioni ideali) ferma il virus. E come la mettiamo con gli sfigati del restante 5 % (che poi, i condizioni reali, saranno anche il 10 %)? Magari gli è andata bene la prima, la seconda, la terza volta, ma al quarto viaggio in Thailandia... paff. O magari, poeracc!, gli è capitato alla prima.
Insomma, abbi pazienza: se il condom si trasforma in un invito a lasciarsi andare a tutte le esperienze possibili (turismo sessuale, prostituzione, pedofilia) non può che favorire il contagio, perché c'è una chiara correlazione tra contagio e numero di rapporti a rischio sperimentati, con o senza condom. Di qui non si scappa. E l'uso consapevole della propria sessualità, la fedeltà coniugale, il senso di responsabilità non sono argomenti sui quali il Papa, che si rivolge ai credenti (non a te), ha tutto il diritto di intervenire?
Del resto (perdonami), se tu ti unissi solo a tua moglie le possibilità di prendersi l'AIDS per entrambi si avvicinerebbero allo 0 %. E sono sicuro che tu sarai fedelissimo, e magari ti sarai pure sposato in chiesa...
Ciao e grazie per i tuoi sempre stimolanti interventi.

:Dario said...

Caro lettore anonimo (ovviamente farebbe piacere sapere con chi sto parlando),

Chiariamo subito: non mi sono sposato in chiesa. Rito civile (contrapposto a incivile? No, scherzo).
Il papa deve occuparsi solo di questioni spirituali: lui ha tutti i diritti di invitare i cristiani alla fedeltà e persino alla castità, e in generale a un approccio più morale/moralista ai rapporti di coppia. Deve però farlo nei limiti (che non sono ristretti) della sua posizione, che è appunto quella di guida spirituale per i tanti che aderiscono alla religione cristiana, e in particolare si riconoscono in quella cattolica. Punto e basta.

Non deve, se è una persona responsabile, fare altre osservazioni. C'è gente che si fa un mazzo così, nelle ONG, nell'UNAIDS e in altre organizzazioni per educare la gente all'attenzione, alla cautela, alla protezione, e anche a una maggiore schiettezza con i partner (come forse sai, una grossa fetta del problema ha a che vedere con il fatto che le persone non ammettono di avere relazioni extra-coniugali, mettendo dunque nei guai se stesse e i partner).

Dopo di che, arriva questo irresponsabile vestito in bianco, e riporta tutto al punto di partenza (perché quello che dice viene purtroppo ascoltato/interpretato da migliaia di persone poco istruite).

Per l'ennesima volta: chiediti come mai in questa occasione non si sono indignati solo pochi quotidiani di stampo laico, e qualche intellettuale. Chiediti come mai a interi stati gli sono girate le scatole.

E, per favore, occhio a non confonderti: da come tu e Razinga avete impostato il problema, potreste tranquillamente andare in giro dicendo che gli airbag e le cinture di sicurezza aumentano il numero degli incidenti stradali (vedi anche postilla sul Lancet); che i giubbotti antiproiettile aumentano le sparatorie; che i guanti da chirurgo danneggiano le condizioni di sterilità di un'operazione...

Che discorsi sono? 95% è una percentuale GRANDIOSAMENTE incoraggiante, se solo Razinga e i razingofili se ne stessero un po' zitti.

Qui si tratta di educare tutti a uno stile di vita meno dissennato (e qui, se volete, dateci una mano, ma con molta discrezione e competenza, please); di ISTRUIRE tutti su quali e dove sono i pericoli; e infine a fornire a tutti quanti i più efficaci strumenti (educativi e pratici) per proteggersi nelle situazioni pericolose (e qui, vi scongiuro, lasciate fare a chi queste cose le ha studiate per anni).

PS: note sparse sulla tua retorica gratuita da lettore stizzito:

1) Non so quanti lettori o lettrici ci siano nel mio blog, ma non è un dato che mi interessa: lungi da me il pensare di "fare opinione" con questi post, che servono unicamente a soddisfare la mia grafomania. Nessuno è costretto a leggere quello che scrivo: è il bello dello scrivere, rispetto al parlare. Il fatto che tu usi questo argomento per alimentare la tua crociata dice molto più di te che di me (sarai mica E.G.? In genere è lui quello che ha simili cadute di stile).

2) Ancora una volta (ci ho dedicato un altro post sull'argomento): le "incrollabili certezze" non riguardano gli atei, ma quelli come te. Siete voi ad avere i dogmi, a pretendere la fede. Vi si può sbattere in faccia qualunque verità scientifica, che comunque rimarrete sulle vostre posizioni. Fantastico che proprio tu inviti a usare i neuroni.

3) So bene, per mestiere, cosa significhi citare delle fonti, quindi non tentare lo scherzetto. Tu hai citato il Sussidiario, che ha citato un articolo apparso sul Lancet, che tu non hai probabilmente letto. La tua fonte è il Sussidiario, caro mio, ed è in genere cattiva pratica, negli ambienti accademici, citare una fonte di secondo grado senza preoccuparsi di confrontarla con l'originale. Il Sussidiario ha estrapolato fuori contesto un passaggio apparso su quella rivista (suona familiare la strategia?), dando per "dimostrati", fatti che gli autori hanno solo ipotizzato. Quello studio (ripeto: di tre autori che hanno pubblicato su Lancet, non del Lancet tout court, come vuoi provare a far passare tu), riguardava le cinture di sicurezza (i.e., laddove sono obbligatorie il numero degli incidenti è aumentato), e provava a ipotizzare che anche con i preservativi si possa fare un discorso simile. Come forse sai, quell'articolo è stato duramente criticato per l'inesattezza empirica dell'esperimento in se (l'uso della cintura non è l'unica variabile da considerare negli incidenti stradali), e per la scorrettezza del paragone (a parte il contesto completamente differente, variano - e di molto - le percentuali tra la sicurezza garantita dalle cinture e quella dei preservativi).
Ancora più vigliacca è la successiva citazione del Sussidiario: "Peraltro lo studio pubblicato da The Lancet mostra che in Africa i Paesi dove il preservativo è più diffuso (Zimbabwe, Botswana, Sudafrica e Kenya) sono anche quelli con i tassi il cui livello di sieropositività è fra i più alti." La reale interpretazione di questa frase è: ovviamente si usano più preservativi nelle zone più colpite. NON: i prservativi hanno aumentato la piaga in quei paesi, come volete farci credere.
Altrimenti sarebbe come dire che c'è più criminalità nelle zone con più poliziotti, e non che ci sono più poliziotti nelle zone con più criminalità.

Buona settimana :)

Anonymous said...

Scusate, sono di passaggio, e mi sa anche che sono capitato sul Blog sbagliato. Prometto che non tornerò più. Però trovo una frase che mi colpisce:

“Ripeto: che la Chiesa si metta a discutere SOLO di questioni spirituali, e SOLO quando non interferiscono con altri argomenti.”

In un paese democratico, atteggiamenti come questo si definiscono con un aggettivo. E non è laico. Laicità significa permettere a tutti di esprimere le proprie opinioni senza limitazioni. La restrizione di queste libertà in Italia tradizionalmente si chiama fascismo. È singolare che mostri atteggiamenti fascisti uno che probabilmente è venuto su cantando O bella ciao e mangiando piadine alle feste dell’Unità, ma succede...

Detto questo, accetterò che il Papa posso parlare solo di questioni spirituali, e non, putacaso, fare un pronostico sul prossimo campionato di calcio, quando il nostro Blogger accetterà di parlare solo di quello che sa (da un’occhiata al Blog, suppongo musica e animali), e non di esternare su tutto e tutti. Chi parla di quello che non sa, spesso finisce per fare la figura dello sprovveduto. Finito il fuoco di fila delle argomentazioni retoriche, il pallone si sgonfia...

In più, caro Blogger, il tuo Blog sarà anche uno sfogo alla tua grafomania, ma non dimenticarti che è un luogo pubblico, anche se virtuale. Il tuo linguaggio ti definisce e insieme ti giudica (devo citarti qualcuna delle tue perle? Proviamo a cambiare il soggetto: “Martinelli fatti i c***i tuoi!”, “Fa’ come hai sempre fatto: chiuditi in bagno con una rivista, e non rompere i maroni al mondo”, “Quando è stata l'ultima volta che hai... (con il preservativo, naturalmente)?” ecc. ecc.). Ti senti offeso? Allora vuol dire che il tuo linguaggio era inadeguato. Non sei offeso? Caspita, ne hai di pelo sullo stomaco!

Su di una cosa però hai ragione. L’Anonimo ha sbagliato a non firmarsi. È un atto di cordardia, che io non condividerò.

Tuo affezionato,

John Smith

:Dario said...

Caro John Smith,

Grazie per il messaggio. Torna pure a leggere il blog quando vuoi. Però accetta alcune sue caratteristiche:

1) L'uso del sarcasmo, dell'ironia e della satira nel commentare quello che mi va di commentare. Non sono Dario Fo, ma i 4 lettori del blog in genere si divertono. Se non sei tra questi, non sei minimamente tenuto a leggermi. Non è un invito a non venire più a trovarmi, semplicemente una preoccupazione per le tue ulcere. In questo senso, se qualcuno mi dice "Martinelli, fatti i c***i tuoi" con lo stesso atteggiamento sarcastico, la risposta è "no, non mi offendo". Sorry;

2) Il fatto che nella tua replica tu abbia completamente cambiato discorso mi conforta sul fatto che niente di ciò che ti ho detto ti coglie preparato a fornirmi dei controargomenti. In questo ruolo sei consegnato alla microstoria di questo blog. Non che questo cambi la tua vita, per carità: di certo mi rende più sicuro delle mie convinzioni. Dunque, ti ringrazio.

3) Ciascuno può esprimere opinioni come privato cittadino: se però riveste un ruolo, con i suoi codici, allora deve rispettare quel ruolo. Se si è, ad esempio, parlamentari, non si possono fare affermazioni anti-costituzionali. È per questo che tanti (compreso me, e spero te) si indignano per certe posizioni pubbliche di Berlusconi. Non c'è niente di fascista in questo. Ok?

4) c'è luogo pubblico e luogo pubblico, caro John Smith, e se tu dici che il mio blog è letto da 4 lettori (che tra l'altro, a tuo dire, preferiscono l'uso degli ormoni a quello dei neuroni), la cosa non costituisce un pericolo per nessuna comunità. Quello che dice il papa ammazza migliaia di persone. Non vedi la differenza? Mi spiace, ma non è un problema mio.

Ad ogni modo, grazie per essere un lettore così affezionato (da come descrivi le mie competenze, sembra proprio che tu ti sia letto un bel po' di post). Che sia arrivato a 5 lettori???

Anonymous said...

Caro Martinelli, in mezzo a tanto vaniloquio, provo a riassumere in quattro punti facili facili, perché non voglio farti venire una crisi di nervi.

1. A un milione o non so quanti erano di fedeli venuti ad ascoltarlo il Papa ha detto: ”il profilattico non è una risposta al problema dell’Aids”.
Per i credenti questo significa: i cristiani non hanno bisogno del condom per combattere le malattie a trasmissione sessuale perché hanno già armi affilate per farlo: fedeltà coniugale, rifiuto dei cosiddetti rapporti occasionali, immoralità della prostituzione e del suo sfruttamento, uso responsabile della sessualità. In queste condizioni, il credente ha a disposizione una soluzione semplice, economica e che funziona al 100 %. Non è che si rifiuta in condom in quanto tale, ma la cultura del consumismo sessuale che cammina di pari passo con il profilattico e che sembra da esso autorizzata (tanto è vero che la chiesa non si è mai pronunciata ufficialmente sull’uso del profilattico all’interno delle coppie in cui uno dei membri ha contratto in precedenza la malattia).
Per i non credenti il messaggio non è altro che un monito etico, non è certo una perizia scientifica o un parere medico. Tutta la polemica, quindi, è stata montata ad arte.

2. Tuttavia, in una prospettiva puramente laica e scientifica (quindi lasciamo da parte il Papa e la chiesa), è un dato di fatto che:
il condom è una valida barriera ma non una protezione totale. Prima ti ho citato il 95 % in condizioni ideali di ???? Tu dici che è una percentuale grandiosa. Non sono d’accordo. Non stiamo parlando della percentuale al tiro di un giocatore di basket, ma della possibilità di contrarre una malattia mortale.
Altri studi ne abbassano l’efficacia all’85 % (U.S. Department of Health & Human Services, cfr. http://www.hhs.gov/news/press/2001pres/20010720.html)
Wikipedia, che tenta disperatamente di essere oggettiva e non è certo un’emanazione del Vaticano, scrive: “Dagli studi sinora fatti si può affermare solo che un uso corretto del preservativo può prevenire la trasmissione del virus dell'AIDS secondo un'efficacia reale compresa tra il 46% e l'82%” (Weller SC - A meta-analysis of condom effectiveness in reducing sexually transmitted HIV in Social Science and Medicine. 1993 Jun;36(12):1635-44). E aggiunge: “Come sopra riportato la protezione dall'AIDS non è completa”.

3. A proposito della reale efficacia del condom (che non è perfetto nemmeno come anticoncezionale, come è noto) vanno ricordate almeno altri due fatti:
1) conoscerai la fondazione ICONA (http://www.fondazioneicona.org/). Bene, degli infettati in Italia nel periodo 2000-2003, il 36 % è costituito da donne contagiate (cito) ”dal partner abituale di cui era perfettamente a conoscenza dello stato di malattia”. La fondazione sostiene l’uso del condom e non può dire di più, ma basta mettere in moto l’ospite del cranio per capire che cosa significa.
2) In Finlandia lo stato distribuisce camionate di condom nelle scuole, ed ”educa” i ragazzini fin dal tempo in cui dovrebbero studiare le tabelline. Risultato: il triste primato europeo nelle infezioni da Clamydia tra i giovanissimi. Qualcosa vorrà pur dire...

4. In ogni caso, l’unico mezzo veramente efficace nella lotta contro l’Aids è la riduzione del numero di partner sessuali, e, ovviamente, delle situazioni a rischio:
”L’astinenza tra i ragazzi è un altro fattore, ovviamente. Se le persone cominciano a fare sesso in un’età più adulta avranno meno partner sessuali durante la loro vita, diminuendo così le probabilità di contrarre infezioni da HIV” (questo lo ha detto Edward Green, Direttore dell'AIDS Prevention Research Project della Harvard School of Public Health and Center for Population and Development Studies, non il Papa).
È evidente in un rapporto a rischio è meglio mettersi qualche cosa che non mettersi niente. Ma ciò significa ridurre il rischio, non azzerarlo. Questo va detto chiaramente: se scegli certi comportamenti devi accettare il rischio, anche se sarà un rischio calcolato.
Chi dice che il condom ti tutela e che puoi stare tranquillo dice una grande balla.
Questo deve essere detto a chiare lettere, e con tutta la tua speciosa retorica non puoi contestarlo. Chi è il vero irresponsabile?
Chi dice: Mettiti il condom e fa’ ciò che vuoi, minimizzando o occultando i rischi.
Oppure chi dice chiaramente come stanno le cose: Pensa bene a quello che fai, guarda che c’è sempre la possibilità che qualcosa vada storto, che ti rovini la vita e magari la rovini pure alla tua ragazza o a tua moglie.

Tu hai una moglie: pensa ad amarla e a rispettarla. Va bene che voi siete per l’amore libero, ma cosa dovrebbe pensare se scoprisse che parti per i convegni con il condom in tasca, just in case?

Ciao.

:Dario said...

Allora,

Prima di tutto, vorrei trovare il modo di comunicarti la mia totale serenità rispetto a questa conversazione. Difficile trasmetterla per iscritto, e sei libero di non crederci, ma non hai idea di quanto io sia distante da una crisi di nervi.

Una cosa che mi fa girare le scatole però c'è: con il fatto che ti nascondi dietro l'anonimato, non hai nessun diritto di fare commenti su mia moglie e sul mio rapporto con lei. Quindi, stai bene attento a non superare certi limiti. Cosa ti fa pensare che siamo per l'amore libero, come lo chiami tu?
Ci conosciamo? Se si, sei molto vigliacco, e a quanto pare non conosci affatto le mie abitudini e il mio stile di vita (continuo a pensare che se ci conosciamo, sei E.G., ma magari mi sbaglio).
Se non ci conosciamo, sei altrettanto vigliacco nel fare assunzioni di questo tipo, nascondendo la tua identità.

Ciò posto, ti ringrazio per continuare a essere un lettore fedele del mio blog, nonostante le tue promesse. Non sarai di parola, ma rimani un lettore affezionato. Grazie.

Continui, testardamente, a confondere il problema con uno dei suoi tentativi di contenerlo. Se rileggi il secondo post di questa discussione, non metto minimamente in dubbio quello che dici (tu, non il papa), e cioè che il preservativo non è una panacea, e che soprattutto bisogna educare all'attenzione, alla cautela, etc.

Qualora questi precetti non vengano seguiti (e tanti cattolici, vedi pedofilia dei preti, o la generale moralità sessuale dei cattolicissimi italiani, sembrano essere i primi a non seguirli), si hanno due alternative: provare a proteggersi, o giocare alla roulette russa. Io sono per provare a proteggersi: il pastore tedesco evidentemente no.
Mi spieghi da chi sarebbe stata "montata ad arte" la polemica? Dall'Unione Europea??? E perché? Cos'è l'UE, una setta satanica?

Più chiaro di così non riesco ad essere, John Anonymous Smith. Se non capisci manco adesso, non ci posso davvero fare niente.

Abbiamo tutti e due perso molto tempo attorno a questa discussione: d'ora in poi i commenti anonimi che entrano nel mio personale li cancellerò. E dammi pure del fascista, se questo ti sembra un affronto.

E un'ultima cosa: non darmi del laico. Io non sono laico. Io sono ateo, capito? I miei discorsi sono da ateo, da uno che NON crede in dio, non crede nella chiesa, non crede nella religione.
Credo nella scienza, e credo che le religioni siano in assoluto le istituzioni e le ideologie che hanno provocato più massacri e orrori nella storia. Nazismo e Stalinismo sono solo dei dilettanti a confronto. Dati alla mano, è così.

Anonymous said...

tu scrivi: "Smettila di pensare continuamente al sesso! Ti rendi conto che ne parli più tu che Rocco Siffredi? Un'ossessione continua. I preservativi, i rapporti omosessuali, il sesso pre-matrimoniale... BASTA!"

e pensi che la chiesa e il papa si occupano più di questioni politiche o di costume che di questioni "spirituali o religiose"
vorrei farti venire almeno 2 dubbi

1) il vizio di ciò che dici è che ha come fonte i mass media. dunque dovresti dire "i mass media parlano del papa solo o prevalentemente quando si occupa di certi temi" chissà come mai??!
per sapere invece di che cosa parla il papa quotidianamente dovresti andare direttamente alla fonte. puoi farlo comodamente accedendo a www.vatican.va dove c'è una sezione che riporta tutti i discorsi che il tuo amico ratzinga fa. ti accorgerai che non sono cosi sessocentrici come credi.

2) la fede cristiana implica un certo sguardo ed un certo modo di vivere tutto. è una fede che c'entra con la vita, con ogni suo aspetto concreto. (anche qui se vuoi andare alla fonte puoi leggere il vangelo, scoprirai cose anche sorprendenti, spesso pensiamo di conoscere già cose su cui siamo ignoranti, si chiama atteggiamento (auto)critico, socrate e platone docent)
quindi non puoi chiedere alla chiesa di non occuparsi di ogni aspetto della vita umana. sarebbe come chiederle di abbandonare il cristianesimo.
matteo

Anonymous said...

quello che stavo cercando, grazie

Anonymous said...

leggere l'intero blog, pretty good

Anonymous said...

Dario, ti conosco per interposta persona e non mi firmerò ma sono assolutamente dalla tua parte, sia riguardo alle tue opinioni, sia verso quel codardo e pedante di "Anonymous" (quello qua sopra, non io...) che ti attacca e che fa insinuazioni sul tuo conto senza palesarsi, così convinto che le sue siano le sole verità.

Complimenti per le tue attività, cordiali saluti!

Firmato:
Un lettore distratto ed occasionale.

Anonymous said...

necessita di verificare:)

Anonymous said...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu

franklin said...

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