Allora, il 2005 sta finendo ed è tempo di bilanci, soprattutto è il momento dell'autocritica e dei buoni propositi. In più, Natale è il momento del perdono: tutti si è più generosi e inclini alla buona azione.
Dunque, nel 2005 hanno definitivamente rotto i marroni:
1) IL GOLF: sport più a destra di LaRussa, più inutile di Mastella, e più stupido dei due messi assieme;
2) LO SLOW-FOOD: prima i ricchi ce l'hanno messa in culo togliendoci il tempo di mangiare comodamente e lanciando i fast-food, e poi ce l'hanno rimessa in culo riscoprendo la cucina povera e facendola pagare 10 volte di più;
3) I PANTALONI DEI TEEN-AGER: non se ne sono ancora accorti che sono troppo larghi e che sembra veramente che si sono cagati addosso?;
4) LA SAGGEZZA SPICCIOLA, IN PARTICOLARE LE TAUTOLOGIE: basta con le citazioncelle di latino, basta con le frasette da buon senso, e soprattutto basta con espressioni tipo "la qualità è qualità" (quasi sempre seguita da "non c'è niente da fare"). Non significano un cazzo;
5) I VIDEO DEI RAPPER DI COLORE: sono tutti uguali. Si vestono come un incrocio tra Michael Jordan e un negozio di bigiotteria, si mettono a fare quei gesti idioti vicino alle telecamere, e si fanno sempre circondare da belle ragazze in costume. La vogliamo introdurre una variazione, sì o no?;
6) LA TRADIZIONE: d'accordo che è importante, d'accordo che va preservata, d'accordo che chi non comprende il passato ripeterà gli stessi errori eccetera eccetera, però che palle!;
7) LO SKA E LA PIZZICA TARANTATA: in Puglia non si suona più nient'altro. O è un trionfo di Un-Zah Un-Zah Un-Zah, oppure si finisce al punto 6. A ri-che palle!;
8) LA PRIMA CLASSE, LA BUSINESS-CLASS ECCETERA ECCETERA: è possibile che esistano ancora nel XXI secolo? Ma allora illuminismo, Rivoluzione Francese, Comune di Parigi, lotta di classe, Dichiarazione dei diritti dell'uomo... è stato tutto inutile?;
9) IL NAZIONALISMO: mi sbaglio o sta tornando pericolosamente di moda un po' dappertutto? Li vogliamo recuperare un po' di sano cosmopolitismo e di interculturalità?;
10) LE RELIGIONI: non le voglio abolire, ma vorrei che si riaffermasse con orgoglio il diritto alla laicità di uno stato e dei suoi cittadini. E poi bisogna seriamente prendere provvedimenti (soprattutto educativi) per smussare i fondamentalismi e i fanatismi. E ve ne sono in ogni religione, soprattutto in quelle più grandi;
11) IL PROGETTO ERASMUS: se mi arriva in Finlandia un altro deficiente di studente a fare turismo sessuale e narcotico e a non fare un cazzo all'Università pensando che tutto gli sia dovuto, con i soldi del progetto Erasmus (pochi, d'accordo, ma sempre erogati per studiare), è la volta buona che raccolgo le 500.000 firme. E pazienza se saranno quasi tutte firme di missini e forzisti;
12) NAPOLI: ci ho soggiornato una notte, una sola, il tempo di farmi raggirare da tutte, ripeto tutte, le persone che ho incontrato. Tassisti che per arrivare dall'aereoporto all'albergo per poco non passano dalla Basilicata; Albergatori che dicono di volersi scusare per il comportamento incivile dei tassisti, ti assicurano che "non tutti i napoletani sono così", promettono che ti faranno uno sconto sulla camera, e poi al momento del pagamento non si fanno trovare e chi li sostituisce giura e spergiura di non aver ricevuto nessuna istruzione a riguardo; Ristoratori che promettono che tutte le pietanze ti costeranno entro un tot e poi - al momento del conto - ti dicono che solo le cose che hai scelto tu fanno eccezione... Continuo a credere che non tutti i napoletani siano così, ma è come la storia dei 'pochi imbecilli isolati' allo stadio. Sempre pochi e sempre isolati, eppure sono sempre lì;
13) LE ESPRESSIONI "IN QUALCHE MODO", "ASSOLUTAMENTE", E "L'ULTIMO DEI..." (per le prime due, ringrazio Franco Fabbri per la segnalazione): d'ora in poi chi usa l'espressione "in qualche modo", deve specificare almeno una volta su tre in QUALE cacchio di modo. Poi, le cose non possono sempre essere 'assolutamente' in un modo: ogni tanto possono anche essere 'decisamente', 'senza dubbio', 'veramente', 'realmente', 'molto', 'tanto', 'copiosamente', e via discorrendo. Infine, quando muore qualcuno, si smetta di dire che era l'ultimo di qualcosa. L'ultimo dei comici, l'ultimo degli artisti, l'ultima delle dive... Basta, basta, basta!
Tra i buoni propositi per l'anno nuovo, vorrei usare meno parolacce.
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